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10 febbraio 2021- Rifiuti

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Provincia del Verbano Cusio Ossola

 

COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA

 

RIFIUTI

 

Nell'incontro con la Regione è stata confermato che la possibilità di derogare alle limitazioni di legge per esigenze sanitarie motivate da ragioni di urgenza è di esclusiva competenza del Presidente della Regione d'intesa con il Ministero dell'Ambiente (art. 191, comma 4 Codice dell’Ambiente)

Per quanto riguarda la possibilità di adottare nuove ordinanze anche in via provvisoria, chi tira in ballo la Provincia va a sbattere contro l'articolo 191, comma 4 del Codice dell'Ambiente.

La Provincia non intende emettere atti illegittimi.

Pertanto, la Provincia non può reiterare in alcun caso qualsiasi ordinanza oltre i 18 mesi e come è noto ha già emesso le 3 ordinanze da sei mesi ciascuna per il totale di un anno e mezzo a sua disposizione. La richiesta del Sindaco di Verbania di assumere atti illegittimi scarica sulla Provincia responsabilità di ritardi non suoi, non ha senso, non è assolutamente accettabile.

Ovviamente la nostra volontà di supporto ai Comuni è massima ed è in corso l' approfondimento  della problematica dello smaltimento della carta la cui istanza sarà istruita dagli uffici competenti non appena ConserVCO provvederà a trasmettere alla Provincia i dati  e la documentazione integrativa richiesta.

Le motivazioni economiche che giustamente tutti reclamiamo a favore della popolazione purtroppo non autorizzano la Provincia a compiere alcun atto illegittimo. 

Anche per quanto riguarda il PAI le normative sono note a tutte le Amministrazioni investite da anni da questo problema ed è proprio dalla introduzione del piano di assetto idrogeologico che dipende la situazione attuale di prato Michelaccio. Le leggi se non sono giuste si devono cambiare ed è giusto criticare chi le ha fatte ma finché sono tali si devono rispettare.

Si ricorda inoltre che dall'anno 2008 si protrae la problematica del forno di Mergozzo. Non si può aspettare contando su imprevedibili deroghe scaricando così i problemi e i costi sulle future

Amministrazioni visto che il termine ultimo dello smantellamento del forno è il 2025 ovvero tra 4 anni soltanto. Come è noto la sola verifica delle contaminazioni richiederà tempo.

Pertanto è necessario che i Comuni interessati conoscano modalità, costi e tempistica previsti per la realizzazione degli interventi di smantellamento del forno e l’eventuale bonifica che dovranno essere realizzati entro il 2025.



Il Presidente

Arturo Lincio