OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO RIUSCITA, MA IL SERVIZIO PROVINCIALE È A RISCHIO.
Il servizio antibracconaggio del Corpo di Polizia Provinciale ha intercettato nei giorni scorsi tre cacciatori di frodo. I tre uomini, che percorrevano in auto una strada provinciale a bassa velocità, utilizzando un potente faro alogeno per illuminare i prati circostanti, hanno attirato l'attenzione degli agenti indotti a sospettare che si trattasse di illecita azione di caccia in periodo di divieto generale. E’ stato prontamente intimato l'alt e durante il controllo è emersa un'arma a canna rigata carica, non in custodia e trattenuta tra le gambe del passeggero, mentre l’uomo seduto nel sedile posteriore aveva al suo fianco il faro alogeno. Gli agenti hanno così disposto il sequestro penale dell'arma, delle munizioni e del faro alogeno.Del fatto è stata trasmessa comunicazione di reato alla Procura della Repubblica di Verbania.L’intervento della Polizia Provinciale pone inevitabilmente l’attenzione al periodo di incertezza legato al destino del Corpo di Polizia Provinciale nell’ambito del riordino delle funzioni degli Enti di Area Vasta. Lo stesso Presidente Stefano Costa dichiara: "La specificità del territorio del Verbano Cusio Ossola riguarda anche la realtà faunistico-venatoria che nella nostra provincia registra circa il 60 % dei cervi cacciati su territorio regionale.Il nostro Corpo di Polizia Provinciale da anni collabora attivamente con i comparti caccia alpini anche nell'azione di prevenzione al fenomeno di bracconaggio oltre che nell'importante attività di contenimento danni creati dai cinghiali. Questa operazione conferma, una volta di più, la necessità di mantenere in capo alle guardie provinciali questo importante servizio di polizia ambientale".