1 ottobre 2019 - proposta documento comune province piemontesi su modalità di consultazione pianificazione paesaggistica
Verbania, 1 ottobre 2019
LA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA PROPONE A TUTTE LE PROVINCE PIEMONTESI LA SOTTOSCRIZIONE DI UN DOCUMENTO COMUNE DA INVIARE ALLA REGIONE PIEMONTE PER OTTENERE MODALITÀ DI CONSULTAZIONE COERENTI CON LE NORMATIVE NAZIONALI
I principi fondanti della pianificazione paesaggistica delineano una impostazione operativa del PPR in cui i comuni siano attori nella pianificazione del proprio territorio e non soggetti passivi di valutazioni ed operatività preordinate.
L'articolo 144 del D.lgs n. 42 "pubblicità e partecipazione" così dispone :" Nei procedimenti di approvazione dei piani sono assicurate la concertazione istituzionale e la partecipazione dei soggetti interessati e in ampie forme di pubblicità.
A tale fine le regioni disciplinano mediante apposite norme di legge i procedimenti di pianificazione paesaggistica anche in riferimento ad ulteriori forme di partecipazione, informazione e comunicazione. "
Poiché la disposizione normativa lascia discrezionalità alle regioni su come operativamente attivare la concertazione istituzionale e la partecipazione dei soggetti interessati si ritiene urgente garantire agli Enti locali la possibilità concreta di esercitare le funzioni istituzionali proprie di pianificazione del territorio di competenza.
Auspicando che la nuova Amministrazione Regionale sappia evitare che strumenti di partecipazione come le consultazioni, trasformatesi in un burocratico preordinato percorso di silenziamento degli enti consultati, possano vanificare il processo partecipativo delle autonomie locali che è alla base del percorso democratico voluto dal legislatore nazionale, sì precisa quanto segue :
per le consultazioni è necessario definire tempi coerenti con la complessità dei contenuti. È inimmaginabile che una sommaria illustrazione venga definita dai funzionari come consultazione. La validità della espressione della consultazione quando riguarda temi di competenza dei Consigli Comunali è considerabile valida solo se testimoniata dalle deliberazioni degli organi competenti come i Consigli Comunali.
Per il controllo degli atti delle consultazioni svolte dagli uffici regionali, così come dagli enti strumentali della Regione, pare indispensabile, per prevenire i contenziosi, che una figura regionale ne sia responsabile attraverso il controllo, ed in particolare la verifica di casi di irregolarità segnalati dagli enti locali.
Ciò per dare dignità alla responsabilità di chi, essendo democraticamente chiamato a rappresentare le necessità di chi abita il territorio, deve poter difendere reali criteri di equità e di non discriminazione.
Il Presidente
Dott. Arturo Lincio